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Aggiornamenti sulla diffusione della variante Delta

Brief sulla valutazione della minaccia: preoccupa la variante delta SARS-CoV-2 (B.1.617.2), 

23 giugno 2021:
Sulla base delle prove disponibili, la variante di preoccupazione (VOC) SARS-CoV-2 Delta (B.1.617.2) è del 40-60% più trasmissibile rispetto all’Alpha (Β.1.1.7) VOC e può essere associata a rischio di ricovero. Inoltre, ci sono prove che coloro che hanno ricevuto solo la prima dose di un ciclo di vaccinazione a due dosi sono meno protetti contro l’infezione con la variante Delta che contro altre varianti, indipendentemente dal tipo di vaccino. 
Tuttavia, la vaccinazione completa fornisce una protezione quasi equivalente contro la variante Delta.

Sulla base del vantaggio di trasmissione stimato della variante Delta e utilizzando le previsioni di modellazione, si prevede che il 70% delle nuove infezioni da SARS-CoV-2 sarà dovuto a questa variante nell’UE/SEE entro l’inizio di agosto e il 90% delle infezioni entro la fine del Agosto.

Esiste un gradiente di rischio di età ben documentato per SARS-CoV-2, in cui i gruppi di età più avanzata e quelli con comorbilità sottostanti hanno maggiori probabilità di essere ricoverati in ospedale o morire a causa di COVID-19. 

Per il sottosegretario alla Salute “si tratta di correre con le seconde dosi”

“La variante Delta è coperta dalla doppia dose dei vaccini” anti-Covid. “Ci potranno essere piccole differenze tra un vaccino e l’altro, e l’analisi ci darà dati esatti. Quindi si tratta di correre con le seconde dosi, continuare a vaccinare la popolazione e andare a prendere soprattutto quella fascia di popolazione più giovane che, al momento, si sta vaccinando ma i numeri sono ancora bassi”.

Lo ha detto il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, intervenuto a ’24Mattino’ su Radio 24.

Le prospettive

In uno scenario di riduzione graduale del 50% delle misure di intervento non farmaceutico (NPI) entro il 1 settembre, l’incidenza di SARS-CoV-2 dovrebbe aumentare in tutte le fasce di età, con l’incidenza più alta in quelle <50 anni.

Gli scenari di modellazione indicano che qualsiasi allentamento durante i mesi estivi del rigore delle misure non farmaceutiche che erano in atto nell’UE/SEE all’inizio di giugno potrebbe portare a un rapido e significativo aumento dei casi giornalieri in tutte le fasce d’età; con un aumento associato dei ricoveri ospedalieri , e decessi, che potrebbero raggiungere gli stessi livelli dell’autunno del 2020, se non verranno prese misure aggiuntive.

La valutazione del rischio

Le prove accumulate dal primo brief di valutazione, delle minacce sull’emergere della variante SARS-CoV-2 Delta in India, pubblicato l’11 maggio 2021, hanno portato all’aggiornamento della variante Delta da Variant of Interest (VOI) a VOC. Anche la valutazione del rischio di infezione per gli individui non vaccinati e parzialmente vaccinati dal Delta VOC nell’UE/SEE è aumentata.

Considerando l’altissima probabilità che il Delta VOC diventi la variante dominante nell’UE/SEE:

  • Il rischio complessivo di infezione da SARS-CoV-2, correlato al previsto aumento della circolazione del Delta VOC, per la popolazione generale è considerato basso a moderato per le sottopopolazioni completamente vaccinate; da alto a molto alto per le sottopopolazioni parzialmente o non vaccinate .

Dall’ultima valutazione del rischio dell’ECDC pubblicata il 10 giugno e data la futura predominanza prevista della variante Delta, il rischio è aumentato per i paesi in tutte le situazioni epidemiologiche. Senza l’applicazione continua delle misure NPI e un’ulteriore rapida implementazione della vaccinazione completa, si possono osservare forti aumenti di nuove infezioni, ricoveri e decessi.

Curva e confronto delle infezioni e deceduti con lo scorso anno

La curva dell’andamento dell’infezioni evidenzia un tracciato che ad eccezione dell’entità del picco (che a Marzo mostra una quantità di infettati quadrupla rispetto quella dello scorso anno), si muove similmente nei due anni. Esaminando anche i numeri dell’ultimo mese (giugno), sia degli infettati che dei deceduti, hanno nella quantità un andamento praticamente simile.    

Una lettura della situazione attuale a confronto con il Regno Unito, lascia chiaramente intravedere il problema “variante Delta” 

Sono infatti 16.700 i casi segnalati nel regno unito contro i nostri 266. Anche sui decessi, che da tempo erano in Inghilterra tendenti a 0 leggiamo 21 contro i nostri 10.   

Vediamo infatti che i nuovi casi, che erano 255 lo scorso anno a fine giugno, sono 266 quest’anno

Da notare inoltre che a fine giugno nel 2020 si contarono 6 deceduti contro i 10 di quest’anno 

Movimento CittadiniNelCuore

 

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