Moderna e BioNTech crollano in Borsa
Moderna e BioNTech in due giorni persi 60 miliardi in valore combinato
La notizia è di alcuni giorni fa. I principali produttori mondiali di vaccini contro il Covid-19, Moderna e BioNTech, sono crollati in Borsa.
Lo riporta Bloomberg, che indica una perdita di circa 60 miliardi di dollari (in valore di mercato combinato) in due giorni. Il crollo si è verificato subito dopo avere raggiunto, lunedì 9 agosto, i loro massimi storici. Tra le cause viene citato il giudizio degli investitori, per le elevate valutazioni delle società.
I cali si sono intensificati mercoledì con Moderna che ha chiuso in calo del 16% e BioNTech in calo del 14% con l’aumento del volume degli scambi. Da notare che il prezzo delle azioni, si era gonfiato oltre il 360% ciascuna quest’anno, registrando i massimi di una chiusura record.
Secondo gli analisti le azioni Moderna sono sopravvalutate
Dunque anche secondo gli analisti, il titolo è cresciuto troppo. Infatti secondo Geoff Meachem di Bank of America, una capitalizzazione di mercato così elevata (170 miliardi di dollari), presume una capacità aziendale di vendere fino a 1,5 miliardi di dosi di vaccino, ogni anno. Una cosa questa a suo parere irragionevole.
Anche Hartaj Singh, analista di Oppenheimer, si esprime evidenziando che: “le azioni Moderna attualmente stanno prezzando una quantità enorme di ricavi futuri e progressi nella pipeline”. Pertanto l’esperto analista ha abbassato il rating sul titolo da Outperform a Perform.
Una valutazione così alta da apparire “ridicola”
Sembra che ad innescare la caduta, sia stato anche Geoff Meacham, (analista della Bank of America). Infatti Meacham aveva scritto circa il prezzo delle azioni di Moderna: è passato ormai “da irragionevole a ridicolo”. Ha inoltre spiegato di “ritenere fondamentalmente ingiustificabile” la valutazione attuale, pur essendo “ottimista sull’utilizzo della tecnologia mRna” per i vaccini anti-Covid.
L’analista sottolinea l’escursione della capitalizzazione di mercato, di una società come Moderna (155 miliardi di dollari al momento, dopo essere arrivata anche a sfiorare i 200) ha superato quella di aziende farmaceutiche con oltre un secolo di storia.
Da notare che Meacham ha indicato un prezzo obiettivo di 115 dollari, mentre mercoledì 11 agosto, quotate lunedì 497, le azioni di Moderna venivano scambiate a 385 dollari.
Cosa è cambiato nello scenario dei vaccini Moderna e BioNTech
Seppure poche settimane fa, le previsioni di diversi esperti di mercato, pronosticavano una lunga ascesa dei titoli dei produttori di vaccini. Tant’è che Forbes.com Il 20 luglio, titolava: “Azioni di Moderna, prossima fermata i 400 dollari?” prospettando un lungo proseguito di crescita. Ed infatti nella prima settimana di agosto un altro articolo affermava che “dopo una crescita del 325%, le azioni di Moderna possono salire ancora”. Una previsione fatta dopo le aperture, all’uso del vaccino sugli adolescenti e i bambini.
Un andamento simile è toccato alle azioni BioNTech, le quali azioni hanno perso il 14% rispetto al 16% di Moderna. Meglio sono andate le azioni Pfizer, che hanno contenuto i danni al 4%. Occorre però tener conto che, le azioni di Moderna e BioNTech erano cresciute, rispettivamente, del 270% e del 340% circa rispetto alla fine del 2020.
Ma per altri analisti il crollo preoccupa anche per la concorrenza sui vaccini
Moderna, BioNtech e Pfizer crollano quindi per un insieme di motivazioni, tra cui i progressi dei vaccini concorrenti. Senz’altro uno dei motivi del violento sell-off dei titoli, è legato alla produzione dei vaccini, poiché società concorrenti del settore, stanno facendo progressi su questo fronte.
Ci sono oltre al vaccino russo Sputnik e a quello indiano Bharat (che sta’ per ottenere una valutazione finale), anche altri candidati, tra questi il vaccino Novavax dall’India e il vaccino Sinopharm dalla Cina.
CITTADINI NEL CUORE
Allegati:
Moderna: due studi affermano la migliore efficacia del vaccino
Notizie positive sul vaccino covid di Moderna, arrivano da 2 studi, i quali dimostrano che il suo vaccino anti Covid-19, è più efficace di quello di Pfizer, perlomeno sul fronte dei contagi.
Infatti la Mayo Clinic Health System, ha pubblicato un rapporto su una ricerca condotta in Minnesota, dove sono stati esaminati i dati di circa 50 mila pazienti. L’esito della ricerca afferma che il vaccino Moderna, riduce di quasi la metà la probabilità di infettarsi con la variante Delta, rispetto a quello di Pfizer. Questo il confronto: dall’inizio del 2021 a fine luglio, il siero Moderna è passato dall’86% al 76% (di protezione) con riferimento al ceppo indiano, mentre riguardo Pfizer la protezione è caduta dal 76% al 42% .
Un secondo studio del Lunenfeld-Tanenbaum Research Institute di Toronto, è arrivato a conclusioni simili estrapolando il livello di anticorpi generato dal vaccino Moderna e da quello Pfizer, sulla popolazione di anziani.
Ultime notizie su i due colossi farmaceutici
Si è infatti in attesa che la Food and Drug Administration, dia il via libera alla terza dose per i vaccini dei 2 colossi farmaceutici, da inoculare a persone con un sistema immunitario indebolito. Ci sarà poi la valutazione da parte del Comitato Consultivo dei Centers for Disease Control and Prevention.
Fonti: forbes.it, ilsole24ore, investire.biz