USL Umbria: le TAC sono diventate stratificate
Da alcuni anni, i politici regionali che si sono avvicendati, hanno fatto “proclami” esaltando il rinnovo fatto delle strumentazioni negli ospedali
Ma dicono la verità o esaltano ingiustificatamente?!
Sono state acquistate attrezzature moderne al giusto prezzo di mercato? Sono state investite bene, le risorse a disposizione?!
Molti i dubbi, che riteniamo legittimi, sugli acquisti fatti sia dalla vecchia che dalla nuova giunta regionale. Un delicato settore quello della sanità, dove si spende la maggior parte delle risorse regionali. Un settore quindi che è determinante per l’elettorato, che genera i “proclami”, di chi al momento dei particolari acquisti, gestisce la sanità regionale.
Per valutare abbiamo preso in considerazione lo strumento più performante: il rinnovo necessario della Tac
Negli ultimi anni, gli assessori alla sanità hanno provveduto a rinnovare diverse attrezzature ospedaliere, sia perché quelle esistenti erano “sofferenti”, sia perché ormai vecchie (ossia) superate. Tra queste, ci ha colpito la sostituzione delle TAC (Tomografia Assiale Computerizzata); infatti si chiamava così una volta, perché l’immagine era riprodotta a strati (fette), ma sul solo piano assiale.
Si può finalmente dire che: “c’era una volta la TAC”
La TAC – Tomografia Assiale Computerizzata – cosiddetta “multislice” (dall’inglese “fetta”) –
Ossia la Tomografia Assiale Computerizzata, era una tecnica diagnostica che sfruttando le radiazioni ionizzanti (o raggi X), otteneva immagini dettagliate, in versione tridimensionale, di aree anatomiche specifiche del corpo umano. Mentre la radiografia proietta i raggi X in una sola direzione, ottenendo immagini con larghezza e altezza uguali, la TAC permette di restringere la profondità del fascio di raggi X a circa 1-10 mm, scansionando la linea in una direzione per poi ripetere l’operazione in altre direzioni ad angoli differenti
Oggi si usano invece le TC, anche se molti continuano a chiamarle TAC
Le nuove TC consentono di riprodurre sezioni o strati (Tomografia) corporei del paziente; con l’ausilio di un elaboratore di dati (Computerizzata), effettua produzione delle immagini ed anche elaborazioni tridimensionali. Attualmente attraverso la TC, si ha una visione completa dell’area interessata, con stratificazione su piani differenti.
I tomografi moderni hanno una caratteristica fondamentale, quella di acquisire immagini in modo continuo a spirale. Ciò avviene mentre il tavolo che porta il paziente, si muove su un piano di scorrimento.
Sono i piani di scansione, che descrivono un’elica attorno al paziente, ottenendo una scansione a “spirale”.
I tomografi più comuni compiono una rotazione in più o meno un secondo e consentono un’acquisizione completa di un volume corporeo in 40 secondi – un minuto: questa avviene in un’unica apnea, riducendo gli artefatti di movimento del paziente.
I moderni tomografi multistrato possono impiegare anche solo pochi secondi, ottenendo decine di scansioni per ogni singola rotazione.
Si è fatto un passo avanti notevole passando da TAC a TC soprattutto nell’ultimo lustro
Infatti già nel 2010 gli “SPEDALI CIVILI DI BRESCIA” provvedeva ad acquistare una TC Brilliance della Philips, in grado di scansionare l’intero corpo umano con la “potenza” di 64 file di detettori, rispetto alle TAC a 16 detettori, precedentemente disponibile al Civile e nell’intera Azienda Ospedaliera di Brescia.
Nella seconda metà del 2010 raddoppierà le trecento colonscopie virtuali eseguite al Civile nei primi sei mesi; per effetto inoltre di una nuova funzione chiamata “cleansing” si potrà sfruttare la eliminazione automatica delle feci residue nel colon che quindi risulterà più nitidamente esplorabile col conseguente sostanzioso incremento dell’accuratezza diagnostica.
Ancora: in ambito oncologico, offrirà una migliore definizione del tumore e identificherà il target del trattamento. Un avanzato sistema di fluoroscopia consentirà oltretutto alcune operazioni radio-interventistiche volte alla biopsia ed alla cura. Ma oltre a tutto ciò una funzione innovativa rende all’avanguardia la TC Brilliance a 64 strati: un sistema chiamato “iDose” in grado di modulare e ridurre del 60-70% la dose di radiazioni erogata al paziente durante l’esame, mantenendo una elevata qualità diagnostica delle immagini.
Mentre già alcuni anni dopo, nel dicembre 2014 (ad esempio), il Policlinico di Abano Terme (Padova) annunciava l’acquisto innovativo:
“Un investimento in modernità e precisione, quando a contare sono i dettagli. Il Policlinico di Abano Terme si è dotato di un’apparecchiatura TAC 640 strati che consente di effettuare tutta la vasta gamma di esami diagnostici; sia con sia senza mezzo di contrasto, per ottenere immagini ad altissima risoluzione.”
E’ dunque almeno dal 2014 che in alcune zone d’Italia, si può usufruire dei vantaggi di diagnosi accuratissime, screening preventivi, predittivi di singoli organi o total body. Le nuove TAC (TC= Tomografia Computerizzata); permettono di eseguire tutti i tipi di esame, in tempi estremamente brevi, con notevole riduzione del disagio per il paziente, delle radiazioni infuse e del liquido a contrasto. Inoltre le immagini ottenute con questa tecnica, sono di assoluta eccellenza e consentono ogni tipo di ricostruzione, anche tridimensionale.
Universalmente riconosciuta come strumentazione all’avanguardia e, nei migliori Centri di cura, la tecnica ha sostituito le vecchie apparecchiature di TAC spirale a strato singolo.
Si è continuato ad investire soprattutto nel privato, nei successivi 4 anni
Si riferisce alla fine del 2016, l’annuncio dell’acquisto di una TC:
“La nuova Tac Turbo a 384 strati impiega 0.15 secondi con un quantitativo di raggi pari a 0,5/0,7 mSv, producendo immagini che non necessitano di post produzione o rielaborazioni particolari per poter essere studiate ed esaminate.”
Il responsabile della Radiologia alla Mater Dei di Roma racconta: “Quando è stata introdotta la prima TAC a 16 strati il paziente che si sottoponeva ad un esame subiva 22 secondi continui di radiazioni pari a 40mSv.
Un dato che ai non addetti ai lavori dice poco, ma se lo confrontiamo con la TAC a 128 strati, quella attualmente più diffusa in Italia;
ci rendiamo immediatamente conto della differenza. impiega 4-5 secondi e la quantità di raggi passa da 40 mSv a 7/8 mSv. Già così ci sembrava un progresso immenso”.
Poi continua: “Oggi è arrivata la CT Force, la TC a 384 strati che di secondi ne impiega 0,15 con una quantità di radiazioni pari a 0,5/0,7 mSv. Il tutto con immagini ad alta definizione che non devono essere rielaborate al computer per essere studiate. Facciamo un esempio: per eseguire l’Angio TAC total body adesso impieghiamo 1,5 secondi (contro i 6/7 delle altre TAC) e la metà della dose di mezzo di contrasto».
Gli annunci ad ogni acquisto si sono succeduti anche in modo incongruente
Come ad esempio nel Marzo 2019 a Foligno con “la nuova Tac sono in grado di effettuare circa 2mila esami in più l’anno, a parità di ore di utilizzo”. Dunque già nelle scelte del 2019, l’assessore pur scegliendo di archiviare la vecchia TAC, acquistando una TC si accontentava di una macchina a 128 strati per il terzo ospedale Umbro; uno strumento che dovendo essere utilizzato per almeno 10 anni, risultava inadeguato visto che le cliniche private già alcuni anni prima, acquistavano TC a 384 e 640 strati.
Erano infatti a quella data, in circolazione apparecchiature operanti non solo a 256, 384, 512 e addirittura 640 strati.
Occorre considerare che già nel 2013 esistevano TC a 320 strati (Es. Toshiba) che acquisendo il doppio delle proiezioni in una singola rotazione, venivano pubblicizzate come 640 strati. Inoltre è altrettanto evidente che nel rapporto sulla rilevazione delle apparecchiature sanitarie in Italia, risultavano già nel 2016 acquistate sia nel pubblico che nel privato TC a 256 strati.
Strumenti innovativi che riducono la durata della Tac sino a 4 minuti, estremizzano la precisione nell’acquisizione delle immagini e danno maggiori informazioni diagnostiche; Inoltre irradiano un dose di raggi X minima, riducendo di oltre la metà il liquido a contrasto eventualmente necessario.
La situazione in Italia rilevata al 2017
Rilevazione della apparecchiature regionali sanitarie in Umbria
AZIENDA OSPEDALIERA DI PERUGIA:
Numero 1 TAC Z11030603-TOMOGRAFI ASSIALI COMPUTERIZZATI – SUPERIORE O UGUALE A 16 STRATI ED INFERIORE A 64 STRATI nessuna con tavolo portapaziente bariatrico; Numero 2 TAC Z11030605-TOMOGRAFI ASSIALI COMPUTERIZZATI – SUPERIORE O UGUALE A 64 STRATI ED INFERIORE A 128 STRATI nessuna con tavolo portapaziente bariatrico
AZIENDA OSPEDALIERA ‘S. MARIA’ – TERNI:
N° 1 TAC Z11030603-TOMOGRAFI ASSIALI COMPUTERIZZATI – SUPERIORE O UGUALE A 16 STRATI ED INFERIORE A 64 STRATI Numero 0 con tavolo portapaziente bariatrico; Numero 1 TAC Z11030606-TOMOGRAFI ASSIALI COMPUTERIZZATI – SUPERIORE O UGUALE A 128 STRATI ED INFERIORE A 256 STRATI Numero 0 con tavolo portapaziente bariatrico; Numero 1 TAC Z11030603-TOMOGRAFI ASSIALI COMPUTERIZZATI – SUPERIORE O UGUALE A 16 STRATI ED INFERIORE A 64 STRATI numero 0 con tavolo portapaziente bariatrico
UMBRIA AUSL N1:
CASA DI CURA LIOTTIVIA SERAFINO SIEPI, 11 – 06123 – Perugia (PG) TAC Z11030603-TOMOGRAFI ASSIALI COMPUTERIZZATI – SUPERIORE O UGUALE A 16 STRATI ED INFERIORE A 64 STRATI Numero 1 , Numero 0 con tavolo portapaziente bariatrico; CENTRO MEDICO CAIROLI SRL VIA CAIROLI, 12 – 06024 – Gubbio (PG) TAC Z11030605-TOMOGRAFI ASSIALI COMPUTERIZZATI – SUPERIORE O UGUALE A 64 STRATI ED INFERIORE A 128 STRATI Numero 1, Numero 0 con tavolo portapaziente bariatrico;
AUSL UMBRIA N. 2:
CENTRO MEDICO SPOLETO VIA ANTONIO GULLOTTI, 43 – 06049 – Spoleto (PG) TAC Z11030607-TOMOGRAFI ASSIALI COMPUTERIZZATI – SUPERIORE O UGUALE A 256 STRATI Numero 1, Numero 0 con tavolo portapaziente bariatrico; CIDAT Via Ippocrate, 164 – 05100 – Terni (TR) TAC Z11030605-TOMOGRAFI ASSIALI COMPUTERIZZATI – SUPERIORE O UGUALE A 64 STRATI ED INFERIORE A 128 STRATI Numero 1, Numero 0 con tavolo portapaziente bariatrico; COMEDICA SRL VIA GABELLETTA, 147 – 05100 – Terni (TR) TAC Z11030603-TOMOGRAFI ASSIALI COMPUTERIZZATI – SUPERIORE O UGUALE A 16 STRATI ED INFERIORE A 64 STRATI Numero 1, Numero 0 con tavolo portapaziente bariatrico
Dispositivi medici classificate a livello nazionale e quindi acquistabili da servizio sanitario regionale
Queste le apparecchiature TC previste già dal 2016:
TOMOGRAFI ASSIALI COMPUTERIZZATI:
Z11030601 – INFERIORE O UGUALE A 2 STRATI
Z11030602 – SUPERIORE A 2 STRATI ED INFERIORE A 16 STRATI
Z11030603 – SUPERIORE O UGUALE A 16 STRATI ED INFERIORE A 64 STRATI
Z11030605 – SUPERIORE O UGUALE A 64 STRATI ED INFERIORE A 128 STRATI
Z11030606 – SUPERIORE O UGUALE A 128 STRATI ED INFERIORE A 256 STRATI
Z11030607 – SUPERIORE O UGUALE A 256 STRATI
CITTADINI NEL CUORE
Allegati:
GLI ANNUNCI DI ACQUISTI DEGLI ULTIMI SETTE ANNI IN UMBRIA
Attivata la nuova TAC all’ospedale di Castiglione del Lago
<<Nessun particolare tecnico ne il costo dell’apparecchiatura viene però comunicato alla cittadinanza>>
Aosp Terni, in arrivo la nuova TAC al Pronto Soccorso
Il 4 Marzo 2015 l’annuncio che l’Azienda ospedaliera di Terni provvedeva all’installazione al Pronto Soccorso di una nuova TAC di ultima generazione.
Donata dalla Fondazione Carit, la nuova TAC a 64 strati va a sostituire quella installata più di dieci anni fa. La nuova apparecchiatura, che ha un valore complessivo di circa 480mila euro.
Ospedale di Branca, inaugurata la nuova TAC donata dalla Fondazione CRPG
29 dicembre 2015 – La Radiologia dell’ospedale di Gubbio-Gualdo Tadino si è dotata di una TC multistrato a 128 strati di ultima generazione; grazie alla donazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, andrà a sostituire l’attuale attrezzatura installata nel 2005 nel vecchio nosocomio e aggiornata nel 2008 in occasione del trasferimento a Branca.
La nuova apparecchiatura, dal costo complessivo di quasi 350mila euro, è stata ufficialmente inaugurata il 29 dicembre nel corso di un incontro al quale hanno partecipato il sindaco di Gubbio
Nuova TAC in funzione a Città di Castello
E’ dal19 dicembre 2016 che sono stati completati, presso l’Ospedale di Città di Castello, i lavori di installazione della nuova TAC; effettuando la dismissione della vecchia apparecchiatura.
L’annuncio tra l’altro recitava:
La nuova TAC di Città di Castello è caratterizzata da una tecnologia che permette di ottenere fino a 128 sezioni corporee in una singola rotazione, restituendo, in un tempo più breve, immagini di qualità migliore, con maggiore affidabilità e precisione diagnostica.
In conclusione, è stato raggiunto un netto incremento della qualità per le radiologie diagnostiche di Città di Castello e di Umbertide, essendo possibile eseguire indagini di livello più avanzato rispetto al passato e con una minore esposizione del paziente alle radiazioni ionizzanti.
Elevato il livello tecnologico: tempi più rapidi di esecuzione, migliore qualità delle immagini e maggiore precisione diagnostica
Inaugurata “tac” di ultima generazione all’ospedale di foligno
21 marzo 2019 L’inaugurazione del moderno macchinario, installato in queste settimane nel reparto di Radiologia del “S. Giovanni Battista”, insieme ad un apparecchio radiologico digitale polifunzionale
Il presidente della fondazione Cassa di risparmio di Spoleto Sergio Zinni ha poi spiegato che «con l’inaugurazione della Tac di ultima generazione (Tc 128 slide) si porta a compimento un progetto importante che migliora i servizi offerti dal nostro ospedale. «Si tratta di una donazione di fondamentale importanza – hanno detto – che garantirà prestazioni di elevata qualità ai pazienti; consentirà diagnosi più veloci e potrà contribuire ad assicurare prestazioni ultraspecialistiche e al passo con i tempi».
“La buona sanità negli ospedali – ha sottolineato l’assessore – si fa con strumenti tecnologici al passo con i tempi, percorsi organizzativi efficaci e personale adeguato.
In Umbria stiamo lavorando su tutto questo. In particolare per quanto riguarda le nuove tecnologie siamo riusciti a garantirle ovunque. Grazie alla capacità del Sistema sanitario regionale e di tutte le Aziende di accantonare risorse per l’acquisto di attrezzature tecnologiche innovative, utili ad elevare la qualità delle prestazioni”.
“l’arrivo nelle prossime settimane di altre attrezzature tecnologiche e di un ulteriore radiologico polifunzionale operativo già nei prossimi giorni, un’altra Tac 128 slide
L’ospedale di Assisi può contare su una Tac di ultima generazione donata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia
Il primo ottobre 2019 alle 18 verrà inaugurata la nuova Tac: “Il nuovo strumento – ha spiegato il commissario straordinario della Usl Umbria 1 Luca Lavazza – è già attivo e andrà ad incrementare ancora di più in termini qualitativi e quantitativi l’attività di diagnostica per immagini dell’ospedale di Assisi, dove ogni anno vengono eseguiti circa 4.100 esami di cui 1.300 cerebrali e 2.800 esami body con e senza mezzo di contrasto“.
Si tratta di un tomografo a 80 file (strati) di detettori da 0,5 millimetri, dotato di software iterativo per la riduzione della dose di radiazione e corredato di tutti i software in grado di eseguire tutte le tipologie di esami diagnostici.
Inaugurata venerdì mattina al San Matteo degli Infermi di Spoleto, la nuova Tac
È stata inaugurata venerdì mattina al San Matteo degli Infermi di Spoleto, la nuova Tac di ultima generazione installata nella struttura complessa di diagnostica per immagini dell’ospedale e donata dalla Fondazione cassa di risparmio di Spoleto.
La nuova Tac, ha spiegato l’assessore, «consentirà un salto di qualità nelle prestazioni erogate e diagnosi più accurate nei diversi ambiti della diagnostica per immagini, in particolare negli studi oncologici».
E sul sito si legge oggi:
Da qualche mese il CMS ha allargato la propria offerta di servizi acquistando una tra le migliori TAC presenti sul mercato.
Il macchinario, altamente innovativo, è in grado di effettuare TAC per ogni distretto e grazie a particolari caratteristiche riduce l’effetto claustrofobico e consente l’esecuzione degli esami in tempi molto veloci con bassissime emissioni di radiazioni ionizzanti.
Ma di fatto si tratta di una TC a 16 strati!!! :
Aquilion Lightning, sistema TC elicoidale a 16 file per l’imaging corpo intero, utilizza tecnologie all’avanguardia per ottimizzare la cura del paziente e accelerare il processo decisionale clinico.
Mentre il 02 febbraio 2021 leggiamo che al Maria Cecilia Hospital di Cotignola (RA), è arrivato il TC SOMATOM Force, un TC che permette di acquisire 768 strati!!
Un fantastico macchinario, il quale per ogni singola rotazione di 360° effettua la scansione intorno al corpo del paziente in 0,25 secondi. Inoltre, evita al paziente durante l’esame di trattenere il respiro, perché la nuova TC è in grado di “congelare il movimento”, ossia eliminare il naturale movimento del corpo, dovuto al battito cardiaco o alla respirazione.
CITTADINI NEL CUORE